ALLEVAMENTO CANE PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE
DEL CASTELLO GALLELLI

MADE IN ITALY

INDOLE

Tipica caratteristica di questa razza, è quella di avere un temperamento più sobrio e composto, rispetto alle altre razze da lavoro. E’ un cane che non ha bisogno necessariamente della costante presenza del padrone. Fisicamente è un animale robusto, resistente e forte, che non ha malattie genetiche rilevanti.

Ha un carattere leale, fiero, sicuro, coraggioso, e indipendente, e più di altre nutre un profondo attacamento alla proprietà affidatagli, motivo per il quale non si allontana mai dal suo territorio, ne di notte, ne di giorno (al contrario di altre razze da guardia-difesa, che nel periodo dei calori potrebbero tentare delle escursioni).

Il pastore maremmano-abruzzese è estremamente sospettoso e diffidente verso gli estranei, coi quali può diventare notoriamente aggressivo per difendere la proprietà o il padrone. È quindi un cane sempre all’erta, che presta molta attenzione ai particolari, ai rumori, e all'ambiente circostante. Il pastore maremmano-abruzzese, può fare fino a otto cucciolate, alternate, cioè un calore si, e uno no.



Un pastore maremmano-abruzzese fronteggia coraggiosamente un lupo



DIETA E CURE

Essendo il pastore maremmano- abruzzese un cane molto rustico, capace di resistere alle malattie, al freddo, e alle intemperie: non richiede quindi particolari cure, ad eccezione delle periodiche pipette antiparassitarie, da somministrare una volta al mese. La sua dieta è estramamente spartana, si accontenta di una ciotola di crocchette una volta al giorno (i cuccioli sino ai 4 mesi devono mangiare crocchette Junior due volte al giorno). Notare che i proprietari di greggi nella Sila Calabra, danno al giorno a questi cani, mezzo chilo di pane (anche secco) bagnato con latte, accompagnato da formaggio e qualche pezzo di carne, al giorno. Proprio grazie a questa sua naturale resistenza, non è raro trovare cani di questa razza superare i 13 anni di età. Essendo un animale di taglia grande, non è adatto alla vita in appartamento, necessita quindi di un giardino o cortile. Non ha bisogno di cucce particolari, dato che lui stesso deciderà già dai primi giorni dove vorrà dormire la notte. Il pastore maremmano-abruzzese generalmente sceglie come cuccia l’ombra di un albero, spesso posizionato in un punto dal quale controlla bene la proprietà.



Lupo Alberto e il pastore maremmano-abruzzese Mosè, protagonisti principali del noto fumetto Lupo Alberto.



ADDESTRAMENTO

Rispetto ad altre razze che percepiscono il padrone come dominante, questa razza presenta invece un temperamento più indipendente, per questo la sua educazione richiede un maggiore impegno da parte dell'uomo: ciò è anche dovuto alla selezione artificiale secolare che ha plasmato la genetica comportamentale dell'animale, improntandosi più allo svolgimento di mansioni di guardia e difesa e ad un minore contatto con l'uomo, oltre all'adattamento ad un ambiente difficile nel quale i soggetti estranei sono percepiti come intrusi o come pericoli.

Ciò non implica comunque che questa razza canina sia poco adatta come animale da compagnia; il pastore maremmano -abruzzese, infatti, pur dimostrandosi alieno alla sottomissione, se ben educato e ben inserito nel contesto familiare riesce a stabilire con i propri "padroni" un intenso rapporto affettivo e un'intesa assai profonda.

DIFFUSIONE

L'area di maggiore diffusione di questa razza è piuttosto vasta: si estende dalla provincia di Grosseto, all'alto Lazio, passando per l'Umbria, le Marche, l’intero Abruzzo, il Molise, l’Appennino Campano, e la Puglia settentrionale.

Nel 2008 sono stati iscritti ai libri genealogici ENCI 658 cuccioli, mentre nel 2010

le nuove iscrizioni sono state 710. Questo incremento si è protratto negli anni successivi, al punto che nel 2013 i cuccioli iscritti all'ENCI sono diventati 801, e nel 2015 il numero è salito fino a 1019. Oltre che nella penisola Italiana, i cani da pastore maremmano -abruzzese sono impiegati come guardiani di armenti o di greggi anche in Australia, in Canada, e negli Stati Uniti. Nel 2006, a Warrnambool, in Australia, è stato dato inizio al primo esperimento di guardia dei pinguini dalle volpi, impiegando cani da pastore maremmano abruzzese. Nel 2010 questo progetto è stato insignito dell'Australian Government Coastcare Award.



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